giovedì, agosto 02, 2007

Il tango è un elettromagnetismo magico di tre minuti (che vorresti durasse all'infinito)



Vorresti ballare con lui

Ora mentre scrivi

Con quell'abbraccio stretto

Che ancora non ti appartiene del tutto

La tua guancia a contatto con la sua

Farti condurre come e dove delicatamente conduce

Ascoltarlo


Quando accade tu gli entri dentro, per quell'istante

E lui entra dentro di te

Sei il centro a cui mira


E tu miri al suo finché c'è musica

Si cercano, i vostri centri

Sono sempre perfettamente paralleli

E se non lo sono è per un istante

Poi attratti ritornano in posizione

Come se ci fosse un collante

E quando la musica si arresta

Il silenzio

E i suoi occhi puntati sui tuoi


Gli dici grazie con un leggero cenno del capo

Ed ascolti il suo, di grazie

E gli vedi sul volto un accenno di sorriso grato

Mentre la sua mano scivola piano

E abbandona la tua stretta vita.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Per una testa sola?
una sogliola testa?
Sono alle soglie della comprensione totale del tuo testo
e anche del mio. balli?
io no, lo sai. I duri non ballano.
Stan lì sulla soglia... più che sulla soglia, sotto lo stipite con lo stipetto in tasca e i pugni...
I pugni?
Apri i pugni...
e le mani tra i capelli.

francesca ha detto...

Nemmeno a farlo apposta... un animale con una sola testa e quattro zampe.
Ballerei se tu ti intenerissi. INTENERISCITI!! :)

Inquietante l'immagine di te (che non so chi sei) sotto lo stipite con lo stipetto.
torna presto.
:)

ggrillo ha detto...

Darioskij chi e'? Bho... una risposta la trovi sul blog bazardelleparole... forse.

francesca ha detto...

come stile e contenuti potresti essere anche tu ;-)

ggrillo ha detto...

Direi totalmente diverso: lui e' di molto piu' bravo (e bello)

ggrillo ha detto...

(ma soprattutto e' diverso)