domenica, marzo 25, 2007

Film della notte: Ultimo tango a Parigi


A parte l'ambito "tango" enormemente ridicolizzato (ma perché??? SOB!) l'ho trovato un bel film. Certo fa effetto sapere dello scalpore che fece allora, ma gli anni 70 erano appunto gli anni 70, diversi. La pellicola fu condannata al rogo, e Bertolucci condannato per offesa al comune senso del pudore e privato dei diritti civili e politici per 5 anni. Il tipo di relazione che si instaura tra i due protagonisti, occasionale e soprattutto ANONIMA, oggi è diventata non dico abituale ma quasi (togliendo l'anonimato, magari). All'epoca non era così. Un mio amico di generazione anni 60 mi ha illuminato in questo senso: che allora tale occasionalità e tale anonimato erano il correlato tragico di qualcosa d'altro, in questo caso del LUTTO di Paul (un Marlon affascinantissimo e straordinario), un lutto sofferto e tragico. Anonimato è un annullamento completo, l'eliminazione di ogni senso. Un rapporto anonimo è per forza idealizzato e simbolico, tanto che andrà in pezzi quando cercherà di "uscire fuori" da quell'appartamento parigino.

1 commento:

L. Regni ha detto...

j'adore ULTIMO TANGO
j'adore Bertolucci
J'adore MARLON.
la mia personale interpretazione è un po' ..oserei dire.. pirandelliana.
Paul trova in quell'appartametno un microcosmo in cui poter esser libero. da schemi, imposizioni sociali, giudizi, etichette e nomi.
ma non può durare.

cmq carino il blog, veramente molto.
passa dal mio se ti va.
luceregni@blogspot.com