martedì, settembre 23, 2008

Life in Hell

Era il 1995/96 e su Linus pubblicavano un fumetto di Matt Groening che ho amato alla follia: Life in hell. Arguto, esistenzialista, ilare, frivolo e nello stesso tempo estremamente profondo. A mio parere geniale :)





venerdì, settembre 19, 2008

Lisette Model

Per chi ha la fortuna di trovarsi a Roma in questi giorni, al Museo di Trastevere, c'è Lisette Model (fino al 2 Novembre):











Lisette Model era tanto elegante quanta sconcia. Era capace di intrattenere gli angeli in cielo e sbirciare impudicamente sotto le loro vesti. Nel suo lavoro c’era qualcosa in agguato, un’essenza profondamente animata. Critica, ma anche fonte di vita: abbracciava la mortalità che ci attende tutti sin dalla nascita, sapendo che ogni impulso si atrofizza subito se non viene fissato in un’immagine. La fotografia era l’unico mezzo adatto a quella dinamica, e Lisette l’abbracciò in tutti i suoi gesti.” Larry Fink

La grande Diane Arbus fu la sua allieva più famosa.

Lisette Model e la sua scuola. Fotografie 1937 – 2002
dal 12 settembre al 2 novembre 2008
Roma, Museo di Roma in Trastevere
Orari Martedì-domenica 10.00-20.00 (la biglietteria chiude un'ora prima)
Biglietto€ 5,50 intero; € 4,00 ridotto
Info Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 22.30)

sabato, agosto 02, 2008

Kill the granny

Francesca Mengozzi e Giovanni Marcora
Kill the Granny - I gioielli del gatto
Pavesio, 2008



“Kill the Granny”, ossia “uccidi la nonna”.
Un gattino color miele e
in apparenza dolce sembra odiare la sua attempata padrona, che un giorno nefasto lo privò dei suoi cari attributi. Un patto col diavolo stabilirà che in cambio dell’anima della “vegliarda” egli riavrà i suoi “gioielli”. A disposizione nove tentativi, come nove saranno le sue vite. Comincia così l’esilerante e comica lista di “tentati omicidi” più o meno bizzarri, che vedono sempre lo sfortunato gatto avere la peggio (il che ce lo rende irrimediabilmente simpatico), mentre la padrona continua, ignara e distratta, a coccolarlo e a chiamarlo con buffi epiteti. Nonostante l’aiuto di maldestre e atipiche creature diaboliche, nonostante piani efferati e crudeli che categoricamente si ripercuotono sulle ignare e sfortunate “comparse” che appaiono nelle loro vite, il gatto non riesce nel suo intento, e finisce, ogni volta, a morir di morte violenta e spesso splatter. Finché all’ultima vita…

Lettura leggera e divertente, con tanto di morale. Bravi i due giovani autori (è il loro esordio), belli i colori in acquerello, gradevoli e buffi i disegni di influenza disneyana.

[Mini mia recensioncina apparsa su Drome 13]

martedì, luglio 29, 2008

Odette Toulemonde, ovvero: l'inestimabile importanza della leggerezza



Lei è Odette, creata da Eric-Emmanuel Schmitt (suo il romanzo e sua la regia del film), una sorta di Amélie quarantacinquenne, un'altra Mary Poppin's per stile e per capacità di levitare (solo che Mary vola per spostarsi, Odette "vola" per felicità).

Lezioni di felicità è un film leggero, nel senso che sembrano aleggiarvi particelle minuscole di leggerezza. La leggerezza come capacità di "sottrarre peso" agli ostacoli, agli impedimenti, alle rigidità. La leggerezza per vivere e per rendere sopportabili (nel loro peso) gli eventi quotidiani.



Odette è ottimismo e capacità di vedere la magia e il bello in ogni aspetto della vita.

Non certo un capolavoro, come Amélie, a cui più o meno palesemente aspira. Però un film apprezzabile, dolce-malinconico. Insomma un bel momento.

domenica, maggio 11, 2008

Spaghetti alla bolognese in paradiso

Oggi a Bologna si conclude il Festival Internazionale di Cinema e Cibo (Slow food on Film).
Segnalo un documentario: A table in heaven (2007), la storia di un uomo, Sirio Maccioni, che dopo essere emigrato da giovane da Montecatini a New York, partito dal nulla è diventato uno dei più grandi ristoratori al mondo e "ambasciatore" della cucina Italiana in America con il suo ristorante Le Cirque.





La serata poi è continuata al Mambo, per assaggiare finalmente lo Spaghetto alla Bolognese, il più famoso piatto della cucina italiana all'estero ma in realtà del tutto inesistente. Ebbene è stato creato, solo per una sera, ovviamente condito con autentico ragù di carne alla bolognese. Ciliegina sulla torta è stato un assaggio finale di zuppa inglese, che inglese in realtà non è ma, ho appreso ieri sera con grande stupore, è bolognese.

Contrappassi della cucina.

E allora buon appetito a tutti.

venerdì, aprile 18, 2008

Il Filastrocchio di Imprecario

Da tempo mi inviò il file,
ma oltre al leggerlo ancor mai ne parlai...
oggidì è venuto il tempo
di onorar la mia parola,
di parlar de "Il filastrocchio",
frutto dell'autor-amico ormai a me caro:
l'ImpreCAR(i)O
(Marco Roncaccia).




Che dire mai: si avvertono sapori, si avvertono gli odori (anche corporali :P), si ammirano istantanee.
Filastrocche in rima, oppure versi stridenti, a volte scioglilingua, giochi col significante (molto dada!! Ode a Dio Dada!).
Si incontrano luoghi e personaggi che chi segue l’Impre già conosce, il Pontile di Ostia, il mare, il misterioso Zio Ron col suo pennarellone, perfino Goldrake, di cui tutt’ora ci augureremmo l’esistenza e soprattutto l’intervento, vista l’incertezza che ci aspetta.
Politica, attualità, malinconia, paure, angosce, desideri, spasso, divertimento, rabbia. E anche l’amore. C’è tutto questo, nel Filastrocchio.
Ma dato che all’Impre "spaventano i critici improvvisati, quelli che recensirebbero qualsiasi testo, anche un cartello che segnala il pericolo di caduta massi", mi fermo qui, perché proprio critic-a non sono e di versi e filastrocche pochissimo mi intiendo. Sperando non sia lui a tirarmi in testa un masso, consiglio a tutti voi questa lettura.
Che si può:
- acquistare in dollari su Amazon
- acquistare in euro su lulu (€ 10,00)
- scaricarne il pdf da lulu (€ 2,50)
- richiederne una copia in pdf gratuita via mail in cambio di una recensione sul vostro blog.

Cito inoltre e solamente una dedica iniziale, per cui tutti/e vorremmo essere Paolina:

a Paolina
che inizia per P e finisce per A come una poesia.

E ho detto tutto :)